Una mostra sulla lunga vita di Michelangelo attraverso i documenti dell’Archivio Buonarroti. Dalle prime lettere e poesie della sua giovinezza fino alla corrispondenza dell’artista, ormai novantenne, con il prediletto nipote Leonardo. L’esposizione evidenzia due fasi fondamentali della vita di Michelangelo: il periodo fiorentino della sua maturità e il successivo periodo del trasferimento a Roma dove diventerà architetto della fabbrica di San Pietro. La testimonianza del periodo fiorentino (lettere e disegni) documentano l’intenso impegno di Michelangelo, in particolare intorno a due grandi opere: la tomba di Giulio II che, per volontà espressa dallo stesso Papa fino dal 1505, avrebbe dovuto essere posta in San Pietro ma che non fu mai portata a termine; e la tormentata impresa della fabbrica di San Lorenzo a Firenze, dal progetto mai eseguito per la facciata della basilica alle esemplari realizzazioni della Sagrestia Nuova e della Biblioteca Laurenziana. Il periodo romano documenta, tra l’altro, l’intensa amicizia di Michelangelo con il giovane patrizio romano Tommaso dei Cavalieri e con Vittoria Colonna. Spicca in questo contesto la presenza in mostra di uno dei più alti capolavori della produzione grafica di Michelangelo: il disegno raffigurante Pianta di San Giovanni dei Fiorentini. Fanno parte del percorso anche opere antiche della Collezione Farnese, a cominciare dal celebre Ercole, il cui ritrovamento e la cui collocazione furono uno dei temi di riflessione della vecchiaia del grande maestro.