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Tam Tam DigiFestival - 4° edizione 9-13 settembre 2009, Napoli
Un recente libro di Furio Colombo conia la definizione di "post giornalismo", ovvero di un'epoca segnata da notizie che non nascono dalla realtà dei fatti, ma da decisioni o esigenze di centri di potere che guidano la parabola delle notizie e ne decidono la scomparsa. E' un meccanismo perverso di spettacoli, innanzitutto di "talk show " ma non solo, che amplifica e impone nascita, sviluppo, dominio e cancellazione di notizie artificiali o nate dalla deformazione dei fatti fino a ridurli al materiale desiderato. Insomma, la notizia reale sta alla post-notizia del talk show come la produzione economica sta ai derivati finanziari. Il post- giornalismo è come la bolla dei "subprime", che si sono alimentati di essa fino a scoppiare. Prima o poi anch'esso scoppierà, ma intanto ingoia risorse, occupa spazi, devasta coscienze. E quando finirà, la catastrofe sarà tale che ci vorranno decenni prima di ricostruire la credibilità perduta dei media e dei giornalisti. La scommessa è quella di dedicare un festival alle dinamiche dell'informazione, certi che ci sono materiali di grande interesse e qualità da pescare in tutto il mondo. Crediamo che oggi ci sia bisogno di un contenitore dove far diventare senso comune un gigantesco dubbio che attraversa tutto il corpo sociale: ma la società dell'informazione fa informazione ? Si esercita ancora il Quarto Potere o sta svanendo ? E se funziona, lo fa in maniera corretta verso i nostri diritti di cittadini o invece tende a omettere, manipolare, censurare secondo le convenienze del momento ? Facciamo questo perché l'informazione e la comunicazione sono un bene comune, il loro corretto flusso è vitale per ogni forma di democrazia e una distorsione di questo flusso suscita naturalmente inquietitudine e preoccupazione. Perciò, dedicare un Festival a questo tema ci sembra - oggi, nella situazione in cui siamo - una necessità. Anche perché nessuno - né in Italia né in Europa - lo ha ancora fatto. L'assoluta attualità di queste tematiche fa di noi degli " Absolute Beginners", per dirla con un titolo di un film, e quindi non possiamo "ripetere"nulla di ciò che già esiste, ma andiamo a percorrere strade mai battute. Cercando nelle occasioni di innovazione tecnologica ( corti su Internet, film sui cellulari, digitale terrestre ) il modo per alimentare quelle risorse creative della narrazione per immagini che il mondo del cinema tradizionale ormai non riesce più a soddisfare. Quello che faremo, infatti, si sviluppa – come già negli anni scorsi - dentro le dinamiche di un cambiamento epocale in atto nel mondo del cinema, della narrazione per immagini, così profondo che non può ancora essere percepito in tutte le sue implicazioni. Ma che si può equiparare – per qualità e importanza – al passaggio dal cinema muto a quello sonoro, dalla Tv in bianco e nero a quella a colori. E' il percorso che tramite le nuove tecnologie digitali, porterà "il cinema fuori dai cinema", inventando forme di narrazioni per immagini per i nuovi media. Già adesso si può vedere un film o parti di esso con i cellulari, si può girare un film con i telefonini, è possibile assistere a una proiezione trasmessa via satellite con una macchina in alta definizione, in cui la pellicola non c'è più. Forme che cambieranno profondamente modi di produzione e modi di percezione della narrazione per immagini. Non c'è da celebrare né da esorcizzare : c'è da capire cosa sta accadendo. Il nostro Festival indagherà su questa nuovissima realtà, andando a riempire uno spazio ancora vuoto. Dove l'interazione con le tecnologie virtuali promette interessantissime ricadute sociali, turistiche e occupazionali.
fonte: tamtamdigifest
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