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  • Museo della carta, Amalfi

    Nella zona interna del Comune di Amalfi, all'inizio della strada che porta alla Valle delle Ferriere, esiste un'interessante cartiera di proprietà di un'imprenditore cartario locale Nicola Milano, discendente di una delle più antiche famiglie che ha annoverato per generazioni maestri cartari tra i più autorevoli della Costiera. Per iniziativa di questo "Magister in arte cartarum" Amalfi ha dal 1969 il suo "Museo della Carta". Oggi, a seguito di interventi di restauro conservativo ed ad una nuova gestione del museo questa antica cartiera ha recuperato il suo antico fascino. Tutte le antiche tecnologie per la produzione della carta (magli a pila, macchina olandese, macchina continua in piano) sono state restaurate e rese di nuovo funzionanti.
    Visitatori, ragazzi, studenti o semplici curiosi potranno con un tuffo nel passato, con una visita guidata, ripercorrere il processo dell'antica carta "Bambagina" di Amalfi.
    La Fondazione Museo della Carta: la "Fondazione Museo della Carta" si è sempre occupata di diffondere, divulgare e documentare ciò che riguarda l'arte della lavorazione della carta a mano di Amalfi. Tutto questo è possibile grazie all'opera del suo fondatore: il comm. Nicola Milano. Nicola Milano fu Filippo, a ragione può considerarsi il veterano dei cartari d'Amalfi, essendo nato il 15 novembre deI 1903. Ha lavorato in cartiera fin dall'età di 13 anni da, quando cioè, nel 1917, dovette abbandonare le scuole tecniche per sopperire la mancanza del padre richiamato alle armi nella grande guerra del 1915 - 18. Si deve moltissimo alla sua passione e ai suoi sacrifici se, dopo la guerra è riuscito nell' impresa di portare avanti, e con successo, le tre cartiere di famiglia.
    Cartiere che ha dovuto successivamente "chiudere" perchè era impossibile continuare a sostenere gli onerosi costi derivanti principalmente dal trasporto, per mancanza di strada di collegamento. L'ultima fu chiusa nel 1969 e venne donata alla nascente Fondazione, da lui stesso, fortemente auspicata e voluta nel novembre 1971, che avrebbe dovuto gestire la grande idea: il "Museo della Carta". Idea che attraverso non pochi problemi e vicissitudini è arrivata oggi ad essere una concreta e interessante realtà mirata alla conservazione del patrimonio storico e alla ripresa di antiche arti come quella del fabbricare carta a mano.
    La Fondazione si propone di intraprendere e coordinare indagini e studi sulla fabbricazione della carta, approfondendone e divulgandone la conoscenza mediante l'organizzazione di conferenze e convegni; di ricercare e conservare gli antichi attrezzi usati per la fabbricazione della carta; di formare una biblioteca che raccolga documenti e scritti riferentesi a detta attività; di provvedere a ricerche sulla fabbricazione della carta; di far funzionare con gli antichi metodi le attrezzature atte alla fabbricazione della carta a mano, il cui prodotto può essere riservato alla cessione gratuita a favore di Enti o privati finanziatori o alla vendita, devolvendone l'incasso a favore della Fondazione. Nel biglietto di ingresso è compresa la visita guidata (italiano, inglese, tedesco, francese ed olandese) e la dimostrazione della tecnica medievale di elaborazione dei fogli in carta a mano ed inoltre, è prevista la visione e attivazione delle antiche tecnologie presenti nel plesso museale con la forza motrice del torrente Canneto di Amalfi. E' possibile inoltre assistere alla realizzazione di fogli in carta a mano e vedere gli antichi mulini ad acqua funzionanti di nuovo con la potenza del torrente Canneto.
    Palazzo Pagliara, Via delle Cartiere, 23 Amalfi
    089 8304561 - fax. 089/872235
    www.museodellacarta.it/home.htm
    fonte musei.confartigianato.it

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