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  • Museo Archeologico Provinciale di Salerno

    Il Museo Archeologico Provinciale di Salerno, la cui istituzione risale al 1927, è ubicato dal novembre del 1964 in un Complesso, quello di S. Benedetto.
    Il Museo accoglie una ricchissima documentazione dall'intera provincia in un arco cronologico che va dalla preistoria alla tarda età imperiale romana.
    Il lapidario antistante l'ingresso è per la maggior parte costituito da reperti di età romana - statue, rilievi figurati, iscrizioni, urne cinerarie - venuti in luce nella stessa città di Salerno già nel passato.
    All'interno, al piano inferiore, la sezione preistorica, dove è possibile seguire un percorso cronologico a partire dai reperti litici del paleolitico, provenienti da Palinuro, ai materiali della grotta di Polla e della grotta di Pertosa.
    Vengono esemplificate, poi, le principali correnti culturali che improntarono la Campania e quindi il Salernitano dalla prima Età del Ferro (IX sec. a.C.), e cioè la cultura delle tombe a fossa, in cui il defunto viene cremato e le ossa racchiuse in un cinerario.
    Dopo il periodo cosiddetto "orientalizzante", caratterizzato da ceramiche a decorazione geometrica segue l'esposizione del periodo greco, che documenta la cultura e gli scambi fra i centri del Tirreno e dello Ionio.
    Il piano superiore accoglie i reperti provenienti dall'area archeologica di Fratte, il centro etrusco-sannitico sulla sinistra dell'Irno legata ai commerci dell' Etruria.
    Molto più scarsa la sezione relativa i corredi dell'epoca sannitica del IV-III sec.
    La documentazione della città romana, Salernum, nata nel 194 a.C. come colonia costiera nell'ambito di un progetto di rafforzamento delle coste, presenta i corredi tipici provenienti da tombe ad incinerazione e a inumazione di necropoli dal II sec. a.C. al VI d.C.. Ingenti quantità di frammenti di lucerne, per la maggior parte pertinenti ad un tipo di grandi dimensioni dello scorcio del I sec. d.C., permette poi di immaginare la presenza di una fiorente officina di lucerne.
    Al museo appartiene anche una ricca collezione numismatica con monete greche, romane, dalla repubblica al tardo impero, e con monete medievali della zecca di Salerno. Da ammirare una testa di bronzo con le sembianze del dio Apollo, ripescata nelle acque del golfo di Salerno nel Dicembre del 1930.
    fonte turismoinsalerno

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