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  • Tutti a Ceraso, nel Cilento, il 3 Febbraio 2010, per la festa di San Biagio nella frazione S. Biase

    C’è grande fermento nel paese quando sta per avvicinarsi la festa. Tutti fanno la loro parte nell’organizzazione e c’è un grandissimo spirito di partecipazione a tale evento! La festa in questione si svolge il 3 febbraio, giorno in cui ricorrono i festeggiamenti per San Biagio.
    Il vescovo e martire di Sebaste è infatti il patrono del mio paese, S. Biase, agionimo che riproduce il nome del Santo cui probabilmente era intitolato il primo luogo di culto attorno al quale si fondò il paese.
    A ridosso della costa cilentana, il piccolo villaggio è l’unico centro del suo comune, Ceraso, che ha superato i mille anni di vita documentati da una pergamena risalente al 993.
    La chiesa di San Biagio a San Biase è l’unico edificio religioso, luogo di coesione sociale ed incontro per tutti gli abitanti. È lì che si svolge la parte più significativa dell’intera festa.
    Ma i festeggiamenti hanno inizio già dal primo mattino, quando a risvegliare un intero paese ancora sonnecchiante ci pensano le note e le melodie dei componenti della banda musicale.
    Il concerto bandistico Madonna Assunta città di Ceraso ormai dal 1991 ha ripreso ad organizzarsi. Con i suoi 30 elementi funge anch’esso da promotore di aggregazione umana, sociale e culturale.
    Vive grazie alla passione per la musica di alcuni estimatori e dal desiderio di tanti giovani del territorio di far parte di una realtà che arricchisce la nostra terra.
    Tanta parte ha avuto anche la grande professionalità e l’impegno del maestro che ormai da molti anni dirige la banda di Ceraso. Si tratta di Gaetano Toriello che diplomato nella classe di trombone presso il Conservatorio “S. Pietro a Maiella” di Napoli,  ha proseguito la carriera musicale prima presso il Teatro S. Carlo, poi con l’Orchestra da Camera della RAI di Napoli ed ora dedicandosi alla direzione di complessi bandistici.
    Il repertorio è molto vario,è infatti possibile ascoltare musiche di Ippolito, Lefevre, Mascagni, Strauss, Verdi, Bellini. Lehar.
    L’associazione culturale musicale Concerto Bandistico “Madonna Assunta Città di Ceraso” nasce per far rivivere la memoria storica, riannodando i legami con un passato ricco di testimonianze collegate a una banda musicale apprezzata e rinomata nel territorio comunale di Ceraso e altrove.
    La sua attività, cessata al seguito degli eventi bellici del secondo conflitto mondiale,  riprende con più vigore e vitalità nei primi anni novanta. La sua “biografia” viene ripercorsa magistralmente dal prof. Ferdinando Palombo e l’idea si concretizza con la presentazione del suo libro dal titolo “Un sogno diventato realtà- La banda musicale di Ceraso”
    In un viaggio storico-emozionale l’autore ci conduce attraverso le tappe fondamentali della storia di questa banda musicale che rappresenta per noi abitanti del territorio motivo di vanto e fonte di orgoglio.
    L’importanza che le viene attribuita è chiara nel corso di tutto lo svolgimento dei festeggiamenti: è la banda musicale a segnare tutte le fasi della festa accogliendoci sul sagrato della chiesa al termine della celebrazione eucaristica presieduta dal nostro vescovo Mons. Giuseppe Rocco Favale e accompagnandoci per tutta la durata della processione che si svolge per le vie del paese.
    Chiesa di San Biagio
    Si ritorna poi tutti in chiesa per partecipare ad un ultimo rito molto diffuso.
    S.Biagio è, infatti, notoriamente invocato contro tutti i mali che affliggono la gola. È per questo che molti accorrono anche dai paesi limitrofi a S.Biase nel giorno della festa del suo patrono.
    Durante il rito il sacerdote unge la gola dei fedeli con l’olio benedetto. La tradizione vuole che la celebrazione liturgica termini proprio con l’unzione e la benedizione di tutta la comunità.
    A questo punto la fase religiosa della festa può dirsi conclusa.
    A noi non resta che godere della musica della nostra banda che ci intrattiene ancora per un po’ fino a che l’immancabile “Radetzky march” ne segna il congedo dal paese e mette ufficialmente fine ai festeggiamenti per la festa del santo patrono.


    Fonte: http://www.salernomagazine.it/index.php/archives/4400

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