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  • Giorgio Spolverini il 15 Gennaio 2010 per il XXII Festival di Musica Antica (SA) omaggia i coetanei Haendel, Bach e Scarlatti



    Giorgio Spolverini

    1685. Annus Mirabilis
    (Haendel, J.S. Bach, D.Scarlatti)
    Salerno: venerdì 15 gennaio 2010
    Complesso monumentale di Santa Sofia ore 20,30 - INGRESSO LIBERO
    Info.: info@salernofestival.it Cell.:328/0503066
    Festa di compleanno per tre

    Il clavicembalista Giorgio Spolverini chiude venerdì 15 gennaio il XXII Festival di Musica Antica di Salerno omaggiando i coetanei Haendel, Bach e Scarlatti
    Il 1685 è stato un'annata doc per la musica. Sono nati in quell'anno J. S. Bach, Haendel e Domenico Scarlatti. Due grandi musicisti, Haendel e Bach, nati in città vicine (Halle ed Eisenach), non si conobbero mai. Haendel, al contrario di Bach, dovette lottare contro mille ostacoli per la musica, nonostante fosse un bambino« prodigio". A sette anni il Duca di Sassonia udì il figlio del chirurgo di Halle suonare l'organo della cattedrale di Weissenfels e disse che era un genio.
    Friedrich era attratto, come tutti i tedeschi, dal sole del Meridione, e dopo la parentesi veneziana scese a Firenze, Roma e si insediò a Napoli, dove fu alla scuola di Alessandro Scarlatti, padre di Domenico. Ecco come il destino ha legato questi tre carismatici rappresentanti del barocco musicale i quali verranno omaggiati venerdì 15 gennaio nell'auditorium del Complesso Monumentale di Santa Sofia, dove alle ore 20, 30 si svolgerà la tappa conclusiva del percorso dedicato interamente a G.F.Haendel, dal XXII Festival di Musica Antica, promosso dall'Associazione Koinè, presieduta da Gianvito Amoroso e realizzato con il sostegno della Provincia di Salerno e nello specifico dell'Assessorato per le Pari Opportunità di Anna Ferrazzano, dell'Amministrazione comunale, e della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana.
    Il direttore artistico della rassegna, Carmine Mottola, ha affidato questo quarto appuntamento al clavicembalista romano Giorgio Spolverini, titolare della cattedra di questo strumento presso il conservatorio "G.Martucci" di Salerno.
    Nel 1722, Johann Sebastian Bach trascrisse nella raccolta per Anna Magdalena le prime cinque delle Suites francesi, in cui gli stili italiano e francese non si trovano più mescolati su piani discordanti, ma sono rifusi in un idioma personale che è già cellula di uno stile nazionale. Giorgio Spolverini proporrà la prima in Re Minore BWV 812, in cui la concisione di tutti i movimenti rivela l'economia di mezzi tipica della maturità bachiana. L'influenza italiana non ha qui, più bisogno di raccomandarsi al prototipo del concerto: invade tutti i movimenti, che di francese conservano soltanto i titoli, mentre la combinazione stilistica interna viene operata attraverso le agili ed eleganti melodie italianizzanti, in un'atmosfera serena e giocosa. Domenico Scarlatti, nel 1738 dedica a Carlo V gli "Essercizi per Gravicembalo di Don Domenico Scarlatti Cavaliero di San Giacomo e Maestro de' Serenissimi Prencipe e Prencipessa delle Asturie" Nella presentazione del libro Domenico ci fa capire esattamente la sua alta personalità e il suo stile di vita imperniato sulla conoscenza, la competenza, l'umiltà e l'amore: "Non aspettarti, o Dilettante o Professor che tu sia, in questi Componimenti il profondo Intendimento, ma bensì lo scherzo ingegnoso dell'Arte, per addestrarti alla Franchezza sul Gravicembalo. Né Viste d'Interesse, né Mire d'Ambizione, ma Ubidien za mossemi a pubblicarli. Forse ti saranno aggradevoli, e più volentieri allora ubidirò ad altri Comandi di compiacerti in più facile e variato stile. Mostrati dunque più umano. che critico; e si accrescerai le proprie Dilettazioni. Per accennarti la disposizione delle mani, avvisoti che dalla D viene indicata la Dritta, e dalla M la Manca: Vivi felice". Giorgio Spolverini ha scelto per il pubblico salernitano tre sonate la prima in Re minore, la seconda in Sol maggiore e la nona in Re minore. Il carattere di queste pagine è molto personale, a volte "sperimentale" sul piano tecnico: egli sfrutta a fondo la tastiera, inventando una nuova posizione delle mani, richiedendo un'eccellente indipendenza delle dita. Il virtuosismo quindi condiziona sovente la pagina, ma non danneggia la materia musicale, al contrario la nobilita, sottolinea le splendide risorse inventive. Il gusto per l'improvvisazione non è disgiunto da una rigida applicazione del contrappunto; l'impiego di ornamenti che possono abbellire il discorso non impedisce lo spiegamento di una cantabilità trionfante; il senso prestigioso del ritmo e degli effetti ossessionanti che esso può raggiungere va di pari passo con la poetica ricerca di suoni nuovi, di timbri, di registri strumentali impensabili fino ad allora sul clavicembalo.
    In un'epoca dove Bach compose i suoi preludi e fughe, o le sue partite per clavicembalo, seguendo lo schema standard della suite di danza, Scarlatti rifiuta la tradizione, inventando un linguaggio personale: egli non rispetta né la cornice della suite di danza, né i ritratti musicali e le scene di gusto francese, come fanno altri grandi clavicembalisti come Couperin o Rameau, distinguendosi perciò in modo radicale dai compositori del suo tempo. Gran finale con la Suite n°8 in Sol maggiore che Georg Friedrich Haendel inserì nel 1733 nella sua seconda antologia di "Suite set Pièces pour le clavecin". Tra i suoi incarichi di musicista della corte inglese, vi era anche quello di paziente insegnante di clavicembalo delle principesse Amelia e Carolina; è possibile che alcuni dei pezzi che furono composti come materiale di lezione per le principesse siano finiti in questa raccolta, come aveva promesso in seguito alla favorevole accoglienza della prima edizione, dato che alcune piece sembrano pedagogicamente stimolare l'interprete ad improvvisare e a prolungarle con abbellimenti ben al di là dell'abitudine dell'epoca. Ciò che è certo è che pure qui Handel conferma la fecondità del sua invenzione melodica, la semplicità maestosa, la vitalità, il vigore e l'energia ritmica straordinarie che rendono la sua musica così memorabile da essere fonte di ispirazione per molti dopo di lui.


    Fonte:http://www.eventiesagre.it/Eventi_Musicali/21031871_Giorgio+Spolverini.html

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