RASSEGNA DAL WEB DEI MIGLIORI EVENTI IN TUTTA LA CAMPANIA

| SAGRE | FESTE | MOSTRE | ARTE | CONCERTI | MUSICA | FIERE | QQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQQ
  • Il Vesuvio e la sua storia

    Il Vesuvio fa parte di una vasta area vulcanica che comprende pressoché l'intera Campania. Sono morfologicamente affini al Vesuvio i vulcani spenti di Piano di Quarto, il territorio dell'antica Cuma, la collina di Posillipo, i Campi Flegrei, Procida, Ischia ed altri isolotti, i piccoli laghi di Lucrino e di Averno, nonché il cosiddetto Mare Morto a Miseno. Il Vesuvio è l'unico vulcano attivo dell'Europa, isole escluse. E' dal 1944 che tace e la prima eruzione storicamente accertata risale al 24 agosto del 79 d.C.. Sembra ormai certo che il Vesuvio fosse monocipite e che l'attuale forma bicipite (Somma-Vesuvio) sia dovuta al lento processo di trasformazione causata dall'eruzione del 79. Dunque, con l'eruzione del 79 d.C. nasce il Vesuvio. Secondo gli storici del Vesuvio, l'eruzione cominciò nell'autunno del 79. L'interno del vecchio cratere si aprì spingendo fuori una grande quantità di lapilli, sabbia e fumo che, arrivati a notevole altezza, si espandevano come una densa nube, di colore scuro, scagliando folgori e sassi nello spazio intorno. Il fenomeno fu osservato da Plinio il Vecchio, storico e naturalista, comandante di una flotta a Miseno. Egli, per poter osservare da vicino il fenomeno e soccorrere le popolazioni, si diresse con alcune quadriremi verso Ercolano e Resina, ma non vi poté sbarcare a causa dei numerosi sassi che cadevano. Allora si diresse verso Stabia (oggi Castellammare di Stabia) dal suo amico Pomponiano, ma qui morì, colpito da ceneri e lapilli infuocati. Il nipote, Plinio il Giovane, rimasto a Miseno con la madre, narrò i tragici avvenimenti, appresi da coloro che erano ritornati con la flotta, in due famose lettere inviate a Tacito. Sembra che in quell' eruzione non sia venuta fuori alcuna lava dal vulcano. La città di Pompei, infatti, fu seppellita dai lapilli; mentre Ercolano dalle ceneri. L'attuale Vesuvio (m.1.277) è un vulcano con una cinta craterica, nella quale si è formato il GRAN CONO o VESUVIO propriamente detto, con diametro di 700 m..
    Dopo quella del 79 d. C. le eruzioni più disastrose furono:
    512: I danni furono tali che Teodorico esentò le popolazioni della zona dal pagare le tasse;
    1631: Sembra che l'eruzione del 16 dicembre del 1631 sia stata la più grande conflagrazione del Vesuvio, dopo quella del 79. Torre del Greco, Resina e Portici furono invase dalla lava, l'attività esplosiva, la più notevole dei tempi moderni, produsse un forte maremoto;
    1794: L'eruzione del 1794, cominciata il 15 giugno, fu caratterizzata da eruzioni strepitose e da lave così abbondanti che seppellirono parte della città di Torre del Greco. Tutti i fenomeni più terribili che si accompagnano alle eruzioni furono presenti in quel memorabile evento: detonazioni, terremoti, proiettili, fumo, lave, ceneri, folgori. La lava si inoltrò nel mare per oltre 100 metri;
    1906: Furono distrutte in parte Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano e fu invasa Boscotrecase;
    1911: Le acque fangose in alcune zone di Resina raggiunsero l'altezza di 7-8 metri;
    1944: Furono distrutte quasi completamente S. Sebastiano al Vesuvio e Massa di Somma.
    Quella del 1944 fu l'ultima eruzione del Vesuvio (tuttora attivo).
    fonte comune.ercolano.na

0 commenti:

Leave a Reply

Cerca in CampaniaLife.it

CAMPANIALIFE.IT

By Pietro Di Scala e Noèmie Iodice,
CONTATTI:
info@campanialife.it
tel. 0812298688
cell 3384722823
cell 3319664545